mercoledì 28 gennaio 2015

Il senso della vita nell'essere apprezzati.

Poche sono le cose che nella vita ti fanno star bene, ti fanno star felice, alcuni direbbero: "ti fanno vivere". I piaceri, le soddisfazioni, sono tutti momenti che nel susseguirsi della narrazione della nostra vita ricordiamo, assieme ai dolori, e le insoddisfazioni.
Ragionando in questi mesi su cosa davvero siano i momenti più importanti, sono arrivato alla conclusione che essi diventano tali quando insieme al piacere, alla soddisfazione si lega una componente esterna: sociale, relazionale che è l'essere apprezzati. 
Essere apprezzati da qualcuno (anche qualcosa) per quello che si fa, per quello che si è, per quello che sta accadendo.
Un momento felice, puoi viverlo da solo, puoi tenertelo per te, puoi custodirlo come il più grande segreto che non svelerai nemmeno a te stesso, ebbene, se non lo sveli a nessuno non è un momento felice e dopo qualche anno quel bel ricordo personale, segreto, cadrà nell'oblio, come accade quando non raccontiamo a nessuno i bei sogni...

Quando condividiamo con qualcuno quella felicità, e ne riceviamo anche il più semplice apprezzamento, ecco che acquista valore, passione, stabilità, soddisfazione, diventa un bel ricordo.
Mi sono spinto oltre nelle mie riflessioni e sono arrivato al punto che, forse, i piaceri e le soddisfazioni più belle della vita sono quelle che hanno ricevuto il maggior apprezzamento da parte degli altri.
Il feedback forse conta per noi, intimamente, di più del momento stesso.

Prendiamo ad esempio il giorno della nostra laurea, del nostro diploma, sicuramente molti lo ritengono uno dei giorni più importanti della nostra vita. Il momento è passato e resta, i feedback no. Un giorno potremmo ritenere che quei giorni sono stati in realtà quelli più tristi e negativi, cosa è cambiato? Cosa ci ha fatto cambiare il giudizio su di essi? Sicuramente un feedback negativo ricevuto da noi stessi o dall'esterno. Il non trovare lavoro con quella laurea piuttosto che con quel diploma, il dover fare un lavoro che non ci piace perché unica scelta con quel titolo ecc...

Altro esempio più chiaro potrebbe essere il giorno del proprio matrimonio, dopo anni si potrebbe completamente invertire il proprio giudizio su di esso per colpa di feedback negativi ricevuti dalla vita successiva. Il momento rimane sempre quello, è successo, è stato bello... il piacere e la soddisfazione no.
Non mi spingo a fare l'esempio del giorno in cui si diventa genitori, quello ancora non l'ho vissuto ma lo vivrò fra una trenina di giorni. vi racconterò sicuramente come lo valuterò...
In definitiva ritengo che gli unici piaceri e le uniche soddisfazioni sono quelle che vengono apprezzate, sopratutto dagli altri. Curiamo il nostro look, non ci sentiamo soli, ci piace essere apprezzati, per quello che si è, per quello che si fa. E' inutile siamo davvero degli animali sociali. Solo questo.

Da questi piccoli ragionamenti do 4 utili consigli a me stesso (e a voi che leggete)
  1. Raccontiamo sempre a qualcuno i nostri sogni belli, anche a qualcosa (diari, blog ecc...),
  2. Facciamo partecipi gli altri delle nostre soddisfazioni, senza però scadere nella vanità,
  3. Godiamo i momenti in cui siamo apprezzati, per quello che siamo, per quello che facciamo,
  4. Non sappiamo quando arriverà un bel momento, basta solo aspettare!
Mio Padre e mia Madre (in mia dolce atteza), ricercatori informatici nel 1984.